Il diamante non è altro che carbonio puro, lo stesso carbonio del carbone della befana e della grafite dei lapis.
ll carbonio cristallizza in due forme: la grafite e il diamante. La prima è stabile a pressione e temperatura ambiente, il secondo solo a temperature e pressioni molto alte. La termodinamica ci dice che il diamante, nelle condizioni di temperatura e pressione in cui noi siamo in grado di vivere, tende a trasformarsi in grafite: allora il brillantino diventerà nero carbone? Niente paura, la termodinamica ci dà solo la direzione di una trasformazione spontanea, ma che rispetto alla nostra esistenza è impercettibile: i diamanti si sono formati ere geologiche fa e sono qui ancora adesso.
Le stranezze della coppia diamante e grafite non si limitano al loro aspetto esterno. Il diamante è in assoluto il materiale più duro che si conosca (durezza 10 su una scala da 1 a 10) mentre la grafite è molto morbida (durezza 1-2), per questo si usa per scrivere, il secondo è un discreto conduttore elettrico mentre il primo è fortemente isolante, il diamante ha un indice di rifrazione della luce tra i più alti e a questo si deve la sua peculiare brillantezza che crea il fascino dell’“anello”, inoltre è un ottimo conduttore del calore, migliore anche dell’argento che è considerato tra i migliori conduttori di calore; quest’ultima proprietà è talmente caratteristica che talvolta viene usata per verificare l’autenticità delle pietre.
Grazie a queste proprietà il diamante è un materiale prezioso per le sue applicazioni pratiche che superano di gran lunga quelle estetiche della gioielleria.
Ciao
Alba