Una “grandezza fisica” o una “quantità omogenea” si dice “quantizzata” quando il suo valore può essere pari solo a un multiplo intero di un “valore minimo” non divisibile. Quest'ultimo valore viene detto QUANTO.
. Per esempio: l'acqua è una “quantità omogenea” di “molecole d'acqua”, e la molecola, che è la sua più piccola parte, è indivisibile (si può scomporre ma, in questo caso, l'acqua non sarebbe più acqua) si può quindi chiamare “quanto d'acqua”.
. Se invece della “quantità di sostanza” prendiamo in considerazione la sua “massa”, il più piccolo valore della massa di questa acqua è la massa di una sua molecola e il valore della massa di una qualsiasi quantità di acqua è sempre un multiplo intero di questo valore.
. Prendendo invece in considerazione “l'energia “ dell'acqua, quell'energia che, in un sistema gassoso a volume e temperatura costanti, può variare la pressione del gas, il “quanto di energia” è l'energia del “campo” di una sua singola molecola.
. Max Planck nel 1900, partendo dagli studi sull'emissione di energia del corpo nero, arrivò alla conclusione che: l'energia termica (l'energia che passa da un corpo caldo a uno freddo riscaldandolo) non esce dal corpo caldo con un flusso continuo, ma con tante unità energetiche minime indivisibili. Gli enti che trasportano queste unità di energia termica sono poi stati chiamati: “radiazioni termiche”.
L'energia di ognuna delle dette singole radiazioni, che non si crea, non si distrugge e non varia, dipende dalla “frequenza” di ognuna di esse. Più è alta la frequenza della radiazione più alta è la sua singola energia.
. Ermenegildo Freguia.